Archivi del mese: settembre 2011

Earth Overshoot Day: il mondo consuma più di quanto produce

dal Corriere della Sera del 27 settembre 2011.
Dal 27 settembre il mondo consuma più risorse di quante ne produce.
Raggiunto l’Earth Overshoot Day per quanto riguarda la capacità rigenerativa dell’ecosistema
Il logo dell' Earth Overshoot DayMancano ancora più di tre mesi alla fine dell’anno e siamo già in rosso. La Terra dal 27 settembre ha raggiunto il limite: consuma più risorse di quanto è in grado di produrne. In inglese si dice che abbiamo raggiunto l’Earth Overshoot Day (Eod), quando il consumo di risorse oltrepassa la soglia calcolata per tutto il 2011.

Lo ricorda l’organizzazione Global footprint network. A pagare le spese del deficit saranno soprattutto le foreste (che devono assorbire l’anidride carbonica in più), la qualità dell’aria (maggior inquinamento), gli oceani (scarico di rifiuti e sovrasfruttamento degli stock ittici), e ci sarà un impatto maggiore dei cambiamenti climatici. L’Eod aiuta a comprendere il divario tra il livello sostenibile dello sviluppo e quello reale: secondo il modello di vita che stiamo conducendo a livello globale (le realtà infatti sono molto diversificate tra i Paesi sviluppati e il Terzo mondo) prima della metà del secolo avremo bisogno di due pianeti. Solo che non li abbiamo. Alla fine dell’anno consumeremo il 135% delle risorse prodotte nel 2011. E quel che è peggio stiamo accelerando il ritmo di consumo: lo scorso anno, per esempio, l’Eod si era raggiunto circa quindici giorni dopo.

Per saperne di più: Earth Overshoot Day

Video

Indian flow


Indian Flow è un documentario, realizzato da Giuseppe Petruzzellis, che vi guiderà attraverso i colori, i suoni e le storie dell’India.

Il film è stato prodotto grazie a Produzioni dal basso, una piattaforma internet indipendente, che consente una raccolta di fondi e finanziamenti attraverso una sottoscrizione popolare (alla quale sono lieto di aver dato il mio piccolo contributo!).

Il funerale induista di un santone ad Agra; due donne in sari che “riciclano” lo sterco di mucca in un villaggio dell’Uttar Pradesh; uno spettacolo di marionette dentro la baracca di uno zingaro a Jaipur; il lago che non c’è più a Pushkar; la marea umana che ogni 12 anni si ritrova ad Haridwar per il Kumbha Mela: sono questi solo alcuni dei luoghi, degli eventi e dei personaggi protagonisti di questo documentario. Indian Flow è un viaggio attraverso lo “scorrere” di eventi ordinari e straordinari vissuti dalla “gente comune” in India. Un “fluire” dal quale emerge la ricchezza di un modo di pensare, agire ed esistere fortemente alternativo.

Per saperne di più: http://produzionidalbasso.com/pdb_508.html

A tutti quelli lontani … (ovvero: cose per cui vale la pena vivere a Palermo)


Questa mattina il mare dell’Addaura era pulito, fresco e cristallino come non mai.

Terraferma

Regia: Emanuele Crialese
Interpreti: Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Mimmo Cuticchio, Filippo Pucillo, Timnit T., Claudio Santamaria, Martina Codecasa, Filippo Scarafia, Pierpaolo Spollon, Tiziana Lodato

Emanuele Crialese va ancora una volta a segno con un bellissimo film, interamente ambientato a Linosa.
Racconta la storia di una famiglia di pescatori di cui fanno parte Ernesto (un grande Mimmo Cuticchio), il vecchio patriarca, custode degli arcaici valori marinareschi, una giovane vedova, Giulietta (Donatella Finocchiaro), che sogna una vita migliore per sé e per suo figlio Filippo (Filippo Pucillo), un ragazzo ventenne alla ricerca della sua strada, e lo zio Nino (Beppe Fiorello), “scafato” ex-pescatore riconvertitosi in piccolo imprenditore turistico.

I destini della famiglia linosana si intrecciano tragicamente con quelli di un barcone di migranti, e in particolare con quello dell’etiope Sara (Timnit T., profuga vera sopravvissuta a un naufragio del 2009), incinta con bambino a seguito e una storia terribile alle spalle.

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Blog a impatto zero

Doveconviene aiuta l'ambiente

“Questo blog è CO2 neutral”.
Come ha fatto a diventarlo? Semplicemente aderendo ad un’iniziativa promossa da “I plant a tree“ e “DoveConviene” che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica piantando un albero (precisamente una quercia) per ogni blog o sito che aderirà.

Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server.

Il progetto di riforestazione a cui l’iniziativa fa riferimento ha luogo a Göritz, in Germania (vedi mappa) su un area di circa 3,4 ettari.

Per maggiori dettagli sul progetto visita http://www.iplantatree.org/project/7